sabato 27 novembre 2010

...sono qua?
...no sono di qua!
No! ...Io sto di qua!



...due estremi che non si metteranno mai d'accordo...


Pensavo di sbagliarmi e di illudermi e invece c'è qualcosa in me che è velenoso...
ma nel senso che provoco proprio il dolore nelle persone che incontro o che saluto...possibile che c'è una persona felice e contenta e arrivo io che sono lì...tranquillo...e questi si mette a piangere o a scappare? Ma...aò! Ma siamo diventati tutti paranoici come il sottoscritto?
Fate voi, io faccio il mio e magari non riceverò molte cartoline dai viaggi all'estero; ma stasera vi ho fregato e non me ne sono curato.
Dopo aver partecipato ad un Wall of Death con caduta rovinosa che rende difficile usare il pollice sinistro, ho visto Papi vomitare e mi sono sentito parte di qualcosa di magico, ho rivisto una persona che credevo scomparsa nel nulla, insomma mi sono divertito...

Dovrò sfondare un muro non appena avrò l'ampli...

sabato 20 novembre 2010

Surprise! You're dead!

Bello quando pensi di conoscere a memoria un qualcosa
e poi in condizioni diverse cambia effetto e ti inganna...

Stasera tornando verso casa scrutavo oltre un dolce colle
e vedevo un alone rosso fuoco, come d'incendio.
Ho pensato alla luna in fase calante, e ad altro ancora,
poi, girando la prospettiva mi riappare Roccastrada,
in tutta la sua lontananza e solitudine, coperta da una cappa
che rifletteva le tenui luci del paese che formavano un manto rosso
che la avvolgeva amorevolmente e bagnava le porte.
Senza stelle stasera e il gallo canta più tardi del solito...
avrà freddo anche lui?
Qui per ora non abbiamo da gridare al nuovo giorno,
anche se sarebbe un buon metodo per scaricarsi ad inizio giornata.
Sicuramente loro sono più incazzati di me e fanno bene!
E' da una vita che li mangiamo e non riescono a ribellarsi:
con la forza è impossibile visto che hanno una massa corporea
nettamente inferiore a quella umana;
a parole con noi non s'intendono, un pò come un sardo e un giapponese
e allora provano ad urlare al cielo in attesa di qualche dio che scenda a salvarli.

Ragazzi, provate ancora, tanto non vi risponde...magari c'è, ma non c'ha voglia di rispondere!


giovedì 18 novembre 2010

Un cono alla fragola? sì grazie!

Stanotte mi sento di chiudermi dentro le coperte e dormire il più che si può, ma avendolo già fatto stamattina, è un impresa che risulterà difficilissima.
Questi sono i miei problemi? A volte si..beh non c'è che dire, di sicuro qualche anno fa mi sarei aspettato dalla vita universitaria qualcosina in più delle serate dense di gradazioni d'alcool e quant'altro. Sarò un bevitore abituale, metterò a rischio il mio fegato? Per cosa? Noia...ma non solo...dovrei cominciare a fare teatro!
Purtroppo la mia fantasia e inventiva si limita alla scrittura e che ci vuoi fare, finchè non scrivo un cazzo di libro, sarà del tutto inutile, perchè di certo questo del blog è solo uno sfogo temporaneo, e poi chi vi dice che quello che scrivo lo penso realmente? Posso scrivere certe cose giusto così, per fare il figo con le ragazze e vantarmi di qualche vocabolo arcaico che magari vado a ricercare su internet perchè non mi ricordo esattamente come si scriva. L'anonimato di internet, che solo in pochi mi sembra vogliano mantenere, serve a questo: a mantenere quel velo di mistero che un pò mi affascina e può farmi essere più diretto.
Nella vita di marciapiede, o tra le solite quattro pareti di bianco sporco, l'ansia di imparare mi fa guardare ovunque, i modelli di ispirazione, le mode, la musica,ma quale deve essere la mia vera inclinazione?
Una cosa ora la so..che in quegli occhi c'è un mare di noia, mi supplicano di salvarli ma io scappo da loro perchè mi pietrificano con la loro spuma biancheggiante che arriva alla riva, sale su, si ferma e quando l'acqua se n'è ormai andata, lasciano il segno bianco sulla sabbia. E' un logorio costante, uno stillicidio che mi sono imposto per autoflagellarmi, per espiare le mie colpe...per la paura di un altro salto nel vuoto.
Sono ancora in un tunnel, ma adesso comincio ad intravedere la luce...e quando sarò fuori mi farò assalire da tutto questo mare, finchè non avrò i vestiti fradici e gli occhi gonfi. Intanto delle vecchie rime che dedicherò al mare..



Il conoscibile
io posso domarlo
ma puoi aiutarmi tu?
Non riesco a vivere
con l'ansia di dover parlare
per forza
con altri
delle cose che so..
Lasciatemi solo
con le mie pareti vuote
con la mia personalità informe
col la mia musica senza note
e lasciatemi cadere!
Forse un giorno
rimpiangerò questo
nella mia nube ammonica
come un bimbo eterno
isolato da tutto
potrò guardarvi biasimarvi
di non essere mai stati
come me
Un gigante stanco
come un vulcano spento
che solo una frana può ravvivare.

domenica 14 novembre 2010

Crash!! Errore del sistema

Hai presente quando tutto quello che ti circonda sembra improvvisamente mutarsi da come è sempre stato.
Come un flash improvviso, un blocco del computer che annulla in un attimo tutte le tue certezze che ti reggevano il mondo.
...
Oggi giravo per grosseto senza molto da fare...mi viene tolto anche lo svago di entrare nella mia sala prove per suonare/scazzare.
Frequentare bar di quartiere non mi è mai capitato per più di un quarto d'ora; oggi ci ho passato quasi un pomeriggio a fumare sigarette, fare aperitivo, aspettare gente, guardare, perdere tempo per arrivare a cena (poco) sano e salvo.
Ci sono degli elementi che non posso dimenticare, come il vecchio con la mania di toccare la barista, il padre di famiglia con un negroni alle 6 del pomeriggio e il figlio in braccio, la signora che cercava una chiesa che era davanti ai suoi occhi...
Mi rendo conto di essere un osservatore, uno che preferisce rimanere in disparte ed attendere che le controparti si scannino nella battaglia, per poi intervenire come una iena a raccogliere le carcasse, a speluzzicare gli avanzi, a ripulire ciò che altri hanno prima conquistato con fatica...
Non so che cosa possa azzeccarci questo discorso qui con quello precedente, ma oramai scrivere un diario mi risulta difficile; meglio a questo punto una postilla saltuaria contenente qualche riflessione notturna.
Meglio che quel vecchio tenga le mani a posto, mi ha fatto tornare alla mente quell'altro marcio del mio presidente del consiglio e mi ha aperto uno squarcio nel petto; il sangue adesso cola a terra inutilmente perchè non posso riversarlo in niente.
...A meno che...
questa persona non diventi davvero qualcosa da idealizzare, da poter racchiudere in una sfera di cristallo, come qualcosa da difendere, ma non da gli altri, da se stessa perchè è dylandoggamente pronta ad esplodere in qualsiasi momento...
Oggi Grosseto m'ha fatto ribrezzo...più del solito...Ho il terrore di girare da solo, i volti delle persone mi sembrano molto maligni e scorgo putritudine ovunque. L'amore cela molte verità, copre con un velo di velluto ( un velo di Maya se si vuole fare gli acculturati via) questa meschina realtà fatta di accordi di sotterfugio, di interessi malati, di gente che va avanti senza motivo...
Forse ho fatto in tempo ad uscire da quell'idillio irreale.

La verità fa schifo perchè fa male ma il male ti fa sentire in vita per davvero...sempre meglio che vivere in un sogno continuo, scollato da tutto e da tutti, alienato, a veder girare una vecchia trottola arrugginita che ha trovato il modo di girare per sempre (lo vuoi chiamare moto perpetuo..fallo pure) .
Torna a dormire che ci penso io all'uomo nero...

mercoledì 3 novembre 2010

Sottile come il cielo

Un'immagine stampata

di te

come un negativo fresco

che mi tocchi senza corpo

nella tua ridente semplicità

E la pelle si stende in un attimo

sul mio petto

pieno di malanni

e infettato d'odio

Come un filtro curativo

mi conduci in un giardino

sotto ad una campana di vetro

Il mondo fuori è così scuro

che nulla può

contro la luce

che mi fai vedere

contro il flash dei tuoi respiri

che mi acceca

e ci rende inutili

E' una verde solitudine

quando nel mio letto

ti annuso e fuggi via

è una fame senza pane

è un volere senza reale