lunedì 28 settembre 2009

BidonVille Photoset

Come avevo promesso ecco un piccolo assaggio dello schifo che si può vedere nel centro di Grosseto.
Cerchiamo di uscire dalla bolla di indifferenza condita dal benessere vomitato dai media e dai negozi sempre impeccabili e bellissimi, sempre aggiornati e sempre forniti...Ma quanto sono belli i negozi del centro, ma quanto è bella la città, quanto è grande la città, quanto è viva la città...citando il G che ancora per me non muore. Stiamo ammalando e non è febbre suina, non ce ne rendiamo nemmeno conto.
Io sto cercando di aprire un varco




Ecco subito il pannellone in cui il comune mostrava orgoglioso gli investimenti fatti per la ristrutturazione (cliccate sopra la foto e si ingrandirà).




Adesso invece un bellissimo scorcio del centro e del campanile con sotto i piedi questa monnezza e la puzza insopportabile.






Ma guarda qui come sono stati maleducati gli operai, sicuramente erano del sud...è proprio colpa loro, si si!


Ragazzi! non riesco a sedermi nella panchina, quel signore la occupa da 2 anni!


Qui si entra nei secoli bui, nell'oscurantismo, nei riti magici, qui sortono le nuove malattie del millennio, qui siamo dentro al vecchio deposito dell'acqua...hanno provato a ristrutturarlo ma si sono demotivati molto velocemente...


Eccolo in tutta la sua bellezza e imponenza...
Mi raccomando: VIETATO ENTRARE E GUARDARE!!! NASCONDIAMO TUTTO A QUESTI ALLOCCHI...

Un film dell'orrore...

Ultimo saluto alla città...

E con questo chiudo in tristezza, spero che qualcuno veda e si renda conto di persona; queste possono sempre essere viste come foto modificate da comunisti rivoltosi.

Ninive vive!

sabato 26 settembre 2009

A fondo

La mia commiserazione è ormai avvilita.
La mia volontà è corrosa,
il mio desiderio rubato e ciò mi rende triste.
Brucio sulle mie ginocchia.
Il mio piscio e i miei gemiti alimentano il bruciore nella mia testa.
Perciò annusa la mia testa che brucia.
Sono finito,
guardo su per vedere il nemico.
Ho inghiottito il veleno che mi hai dato…
ma sono sopravvissuto e ciò ha alimentato la colpa,
l’odio,la fragilità in me…
E mi sento triste,e morto dentro.

La merda si deposita sul fondo.

Non mi hai lasciato alternative dall’andare dentro me e ricostruire ciò che era a pezzi.
Troppo, troppo distante, troppo tardi per restare ora immobile.
Devo prepararmi per combatterti con armi prive delle mie imperfezioni
è tutto ciò che resta.
Non ci sono altre alternative.
Sono spudorato, anonimo, nulla e nessuno ora.
Ma la mia anima deve essere ferro per denudare la mia paura.
Sono nudo e impavido.

Ma sono morto dentro.
Vedi…
La merda si deposita, ora sono morto dentro.
Odio, fragilità e colpevolezza mi tengono vivi sul fondo.


libera traduzione da "Bottom" dei Tool

martedì 22 settembre 2009

Nati stanchi...

sono nato in una generazione di gente stanca, di gente che non troverà molto facilmente un posto perchè quelli che già li occupano si reggono gelosamente ai loro troni di cristallo, preferendo il venir spazzati via da una crisi sempre in agguato che lasciare il posto alla novità.
Hanno paura di noi...
Cosa abbiamo fatto di male se siamo nati dal benessere italiano degli anni 80? Circondati da tutti i comforts e riveriti in ogni occasione senza lasciarci un minimo di indipendenza, adesso che dobbiamo per forza di cose iniziare ad allontanarci e farci una vita propria, il cambiamento è punitivo.
Ma saremmo in grado di fare qualcosa?
Di sicuro non porteremo avanti il sistema che vige tutt'oggi, che si sta finalmente incrinando; di sicuro non si parlerà più di economia nei termini che hanno portato la Lehman bros a fallire, non ci conviene proprio...
Sorgeranno nuovi lavori, nuovi sistemi di relazioni, che ancora nemmeno immaginiamo.

Questo era un piccolo sfogo per il fatto che oggi pomeriggio sono stato a giro a cercare lavoro ed ovviamente non ho trovato il becco d'un cazzo...

sabato 19 settembre 2009

Starnuti alla salsiccia



Io sinceramente credo di averla avuta...
A dispetto dell'allarmismo che c'è stato negli ultimi mesi, quando si parlava, e si parla ancora, di pandemia, questa innocente malattia mi ha fatto stare a letto un giorno intero con una bella febbre a 38 e mezza e rapidi cambi di sensibilità e i 3 giorni successivi con una bella tosse e catarri in formazione.
Sì insomma, tutto regolare, come mi sono sempre ricordato le varie influenze che ogni anno arrivano...Certo questa è venuta un pò fuori stagione (primi di settembre) ma si è comportata bene.

Il panico nato attorno a questo fenomento della A/H1N1 è di una sproporzione immotivata e mi fa capire come i media tradizionali siano ancora così forti nel nostro e negli altri paesi. Soprattutto decisioni e accordi tra multinazionali farmaceutiche (che sono aziende che speculano sulla salute dell'essere umano per il proprio introito) e governi (che non hanno certo come prima preoccupazione la salute dei normali cittadini) mi fanno capire certe strategie orientate alla creazione di una paura diffusa.
E' chiaro che un governo non può decidere di scendere in piazza con l'esercito e mettersi a sparare all'impazzata contro la folla, forse in quel caso anche l'inutile Onu interverrebbe...
Molto più facile è invece controllare con la paura una popolazione che se ne rimane a casa ad ascoltare tutto quello che esce dal tubo catodico, che non sa prendere con le pinze ciò che un telegiornale può dire e che si fa fumate d'oppio guardando cosce e tette sballettanti che ci distraggono sempre di più dai temi un attimino più importanti.

Questo VAIRUS e questo vaccino sono più simili che mai...Ne uccide più il virus o il vaccino? Sembra che solo lo 0,2% degli infettati dal virus muoia, comunque per complicazioni e perchè il virus trovava già un organismo in pessime condizioni di salute.
Il vaccino sarà distribuito questo autunno quando ci sarà proprio il buuuum di gente a letto e le voci che sono girate parlano di "consiglio" della profilassi fino ai 25 anni, poi è sceso a 17. In Italia la chiarezza è sempre un optional...
Quindi tutti saranno liberi di non farlo...il mio sogno sarebbe che nessuno se lo facesse, ma so che è, e rimane, un fottuto sogno...

venerdì 18 settembre 2009

La mattina porta giudizio...

Ieri ho vissuto una giornata del tutto particolare nella piccola ma estesa città di grosseto. Innanzitutto mi sono svegliato molto presto per accompagnare la bimba a scuola ed, in seguito, fregarle la bici. Poi ho cominciato a pedalare in su e in giù inventandomi stucchevoli commissioni, che più di altro sembravano curiosità, al tribunale e alla motorizzazione.
In pratica di tutti i giri che ho fatto non ho concluso un cazzo...


Ho fatto invece una visita molto istruttiva per conto mio nel centro storico, in particolare sulle mura medicee. Lo scenario che mi sono trovato di fronte è stato devastante: stato di abbandono totale, graffiti senza alcun tipo di arte, merda, lezzo, interruzioni e pure cantieri a cielo aperto.
Quest'ultima cosa è quella che mi ha fatto incazzare di più, perchè il Comune ha stanziato una cifra assolutamente da notare (1.800.000 euro) che sono in gran parte i soldi dei "poveri grossetani". Il progetto di intervento su questo tratto di mura, all'altezza del vecchio deposito dell'acqua era molto lungimirante: si erano gaiamente proposti di riqualificare l'intera zona e, se ci scappava tempo, ripristinare l'impianto idrico (se funzionava al tempo dei Lorena perchè oggi non può essere attivo?).
Il piccolo inghippo è sorto quando ho letto la data di termine dei lavori...

14 gennaio 2008! Beh ragazzi avete fatto un pò pochino mi pare!
Mattoni accatastati, terreno smosso, erba altissima, materiale edilizio buttato lì a caso, ed altre follie ancora...il tutto comodamente transennato ed oscurato da un telo scuro, in modo da nascondere ai cittadini lo scempio che hanno sotto gli occhi ogni giorno, in buon vecchio stile insabbiatorio italiano... A noi ci piace così!!!

Appena avrò tempo tornerò giù a fotografare questa bellezza che tutto il mondo ci invidia...

martedì 15 settembre 2009

Ritratti di alienati

I famosi ritratti di alienati di Gericault rappresentano ancora oggi un mistero.
Innanzi tutto, sembra che Gericault ne abbia dipinti dieci, ma se ne conoscono soltanto cinque. Gli altri sono dispersi. Inoltre, manca una datazione precisa, perchè è molto difficile stabilire con certezza se Gericault ha concepito i suoi ritratti di alienati prima o dopo la sua partenza per Londra. Quando l'alienista Georget lo presenta al celebre medico e scienziato Esquirol, Gericault, dopo l'insuccesso della Medusa, si trova tra i pionieri della psichiatria moderna. Si ignora cosa abbia spinto l'artista a dipingere questi esempi di umanità sofferente. Forse Georget, che stava conducendo importanti ricerche, gli ha proposto di illustrare i suoi libri? I quadri servivano allo psichiatra per le sue lezioni di patologia? Doveva decorare lo studio del dottore? O è un metodo terapeutico sperimentato su di lui?
Quale sia la ragione, Gericault vi si è dedicato con molta attenzione e impegno, è visibile una volontà di procedere a un lavoro clinico che ha qualcosa di sistematico, come una ricerca scientifica. Nei Ritratti di alienati Géricault conduce, attraverso la pittura, un'indagine scientifica sulla follia. Attraverso la pittura studia a fondo l'individuo e la sua profondità mediante una visione rigorosa e quasi spietata della realtà che ricorda gli studi di Leonardo sulla fisiognomica e i "moti dell'animo".
Alla comprensione del mondo interiore, misterioso e irrazionale, si affianca il tema dell'infelicità e sofferenza umana, e della condizione sociale. E' una denuncia contro l'emarginazione dei malati mentali contro la quale si battevano anche scienziati come appunto, Georget ed Esquirol, che per primi considerano questi malati come esseri umani bisognosi di cure.
Il forte realismo rende particolarmente espressivi ed inquietanti questi ritratti. Gli "alienati" sono visti come personaggi misteriosi, che incuriosiscono, colpiscono per le facce e le espressioni intense, così caratteristiche e molto particolari, ma allo stesso tempo, profondamente umane. Dal punto di vista dello stile e della dimensione tragica offrono molti punti di contatto con la Zattera della Medusa.

Tratto da A. Cocchi









lunedì 14 settembre 2009

La questione fondamentale è che siamo divisi più che mai.
Ci scontriamo di continuo, critichiamo tutto quel che ci sta intorno, non vediamo l'ora di scappare lontano in slanci da poeti della beat generation, ma non è altro che un circolo vizioso.
Le radici mi inseguono, fanno la trama della mia pelle e rinnegarle non posso.
Ma tu che non ti guardi intorno e guardi me, cerca di vedere oltre il muro dei miei occhi
correremo salvi dal cemento attuale, ad ogni passo sgorgherà una nuova sorgente di ricchezza.




I Baobab (Adansonia, L. 1758) sono un genere di piante appartenente alla famiglia delle Bombacaceae (o Malvaceae secondo la classificazione APG) e comprendente otto specie: una diffusa in Africa, una in Australia, e sei endemiche del Madagascar.

Il nome "baobab" verrebbe, secondo alcune fonti, dal senegalese "albero di mille anni" (riferito alla leggendaria longevità della piante); secondo altri, sarebbe di derivazione araba, e significherebbe "frutto dai molti grani". Il nome scientifico è un omaggio a Michel Adanson, il naturalista ed esploratore francese che descrisse il baobab africano (Adansonia digitata).