sabato 25 maggio 2013

Driving blind by the moonlight

Certe volte, spesso volte, se vogliamo anche "avvolte" - per quest'uso alle elementari ero stato più volte ripreso dalle maestre (ndr.).

Sì, insomma, quante volte capita nella vita di rimanere incantati? Cantando dentro di sé un motivetto fanciullesco e gozzovigliando con gli occhi quello che è lì da sempre; prima di me, misera spora uscita fuori dai tubi di scappamento dell'era Chernobyl, prima dei miei avi, piccole tessere di un puzzle oceanico, prima dell'eterno male, prima che vi fosse chi se l'è inventata questa storia del male.
Stanotte la consapevolezza: questo mondo è troppo bello per l'umanità.
Non appena Luna varca le nubi e illumina un giorno notturno sulla strada di casa la tentazione è di spegnere i fari e guidare con la Sua luce, pallida, dolce, materna. Paradiso e Inferno sempre qui, in mezzo a noi... Se solo alzassimo quell'occhio, non dico con riverenza (non vorrei risultare religioso), ma almeno con rispetto per il tutto...
E invece pensiamo a costruire, a scavare, a modificare... La crescita e lo sviluppo! Sono gli unici doveri dell'uomo?
Luna invece è più sempliciotta, forse è anche un po' stupida: ci perdona tutte le volte...