lunedì 3 giugno 2013

Specchi di morte

Com'è caduca la vita dell'uomo...
come si affanna ad aggiungere qualche
breve istante alla sua miseria?
Una settimana fa ho assistito al dissotterramento di un mio bisnonno nato nel fatidico 1900 e che, per come mi è stato raccontato, ha vissuto la sua vita in funzione di altri, permettendo però a me che sto scrivendo, di esistere, di avere un soffio vitale dentro il corpo e non solo un ammasso di ossa e tessuti. Dopo 25 anni sotto terra di quello che eri rimangono solo le ossa più grandi e, nel caso del mio avo, anche i vestiti.
Dovremmo sempre tenerlo a mente che di noi non rimarrebbe niente in questo mondo se non fosse per l'elain vital che ci rende qualcosa di più: la possibilità di trasmettere conoscenza, condividerla, arricchirsi spiritualmente e pensare sempre che la morte è dietro l'angolo, come è naturale che sia... non è una tragedia, non è una catastrofe. La morte esiste da molto tempo prima che arrivasse l'uomo sulla terra e di questo dobbiamo farcene una ragione. Senza la morte non ci sarebbe la vita.