mercoledì 25 dicembre 2013

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lunedì 23 dicembre 2013

Treni di parole



Ma è tanto difficile riuscire a rimanere in silenzio per più di 7 secondi?

C'è davvero così tanta paura di rimanere da soli con il proprio cervello, con la propria inutilità che abbisogna di appendici meccanicotecnopsicologichepseudobiocompatibili per sopravvivere?

Io credo di stare bene con me stesso, non ho neanche più bisogno di lettore mp3 e figuriamoci se ho mai avuto bisogno del telefono. Sono io quello malato? Sono io che penso che lo spettacolo vero sia fuori e non nelle chiacchiere; o che al contrario sia dentro di noi quando ci fermiamo a pensare e non quando vomitiamo le nostre patetiche vite davanti ad un amico che fa finta di ascoltarti ed annuisce meccanicamente?
Beh secondo me c'è di più... la vita può essere un trip, non facciamola rimanere solo un rompimento di balle, che poi è piuttosto comprensibile se ci sono individui che si stancano di tutto questo e vengono tacciati di asocialità o, peggio ancora, di antisocialità.

"Ah ma quello non riesce proprio ad avere relazioni sociali, macchediamine!!!" 

E te credo che non le vuole!
Se siamo in grado di parlare solamente di frivolezze oppure di sé, delle proprie mirabolanti azioni quotidiane o di quelli che al momento non ci sono (di cui è lecito sempre parlare male), scusatemi ma un po' gli asociali li capisco...

domenica 6 ottobre 2013

Gira nel mio cerchio



E' un circolo vizioso e viziato questo qui.
Eggià il non far niente è proprio brutto:
gente che si lamenta per cose importanti che non funzionano
gente che si lamenta per sciocchezze
gente che si lamenta per il tempo che non c'è più
gente che si lamenta, sempre
ma lamentarsi vuol dire anche piangere, urlare,
stramazzarsi a terra e invocare il perdono degli astri
non è l'indolenza
che lentamente uccide dentro
spezzare le ali agli altri gabbiani non aiuta quello ferito a stare meglio.


giovedì 26 settembre 2013

Politi e stupiti


Sembra davvero che ogni volta che riprendo in mano una penna e la deposito neanche tanto dolcemente su di un foglio - che raramente è di una qualità ben che minimo degna per potersi chiamare tale - qualcosa di magico e di mistico mi pervade l'anima, rapendomi da questo mondo fatto di illusioni da comprare, e teletrasportandomi in quello dei sogni vivi: quelli in carne ed ossa.
Sembra davvero che con una qualsiasi penna si possa passare da una scrittura molto lineare, accademica e, a tratti, elementare, fino alle mostruosità inspiegabili che divorano il foglio, il quaderno e la casa dell'autore.
E' dura la vita dello scrittore... nei suoi racconti diventa il Dio di un piccolo mondo che per alcuni diventa addirittura più complesso di quello che li circonda (cfr. Tolkien).
Questa penna però è diversa: se si ha un po' di fantasia, potresti anche vederla...

...........VOLAREEEEEEE

VIA.

SPICCKARE un balzo verso il BLU del cielo, 
montando la panna di NUVOLE
per poi punteggiare
.,  n&  :l; l ..a. °n°* o,.,;t: ;t;:;e:-  

come nebulosa confusa;
nuvole di nebulose
a Novoli

Perché i punti sono fermi
come le àncore.


 





















Ancora sei qui? 
A parlare di àncore poi... Mi stupisce se il foglio non se ne sia già andato. Guarda un po' se non ti sei scritto sulle gambe?


mercoledì 25 settembre 2013

Ferro-3



Che bisogno ci sarà mai di parlare?

è davvero un bisogno?
a volte basta solo un respiro
per capire che stai qui con me.
Siamo fantasmi di un passato
che forse non è mai successo.
Ma in fondo...
chi se ne importa?
Si-amo

lunedì 23 settembre 2013

Divano

Ho fame, parecchia.
Non di idee o di conoscenza
ma di pizza
Spero di alZarmi in tempo
per il secondo tempo
di una delle tante partite.
Il bello è che
non c'è un giorno di tregua;
sembrano fluirmi dentro
come sangue
che lentamente si raggruma
per anticipi e posticipi;
finisce che alla fine diventerò pingue
se a questo non segue
una svolta:
andare al bar...


FORZA ITALIA
FORZA BALOTELLI

(remembering Mike)

venerdì 5 luglio 2013

Internet per tutti? Ma anche no...



Come si può pensare che un sistema di comunicazione creato dall'esercito americano per consentire lo scambio di informazioni tra le varie basi possa essere (o diventare) sicuro per tutti?
Se mai scoppierà una terza guerra mondiale, state sicuri che partirà e si giocherà principalmente in rete.
E nella rete gli attori si dividono sostanzialmente in due categorie:

1) I pescatori esperti che sanno come funziona
2) I pesci ignari, ma golosi delle esche che i pescatori propongono

Quello che vorrei spesso dire ai possessori di smartphone, a chi si avventura in rete per le prime volte, a chi pensa che internet sia "ganzo", figo, "wè non possiamo mica stare senza internet qua!!", in sostanza è questo:

Internet non è un "gioco", non lo è mai stato e, anche se fa finta di esserlo, non lo sarà mai veramente. Non buttatevi a navigare se non sapete nuotare.