giovedì 26 settembre 2013

Politi e stupiti


Sembra davvero che ogni volta che riprendo in mano una penna e la deposito neanche tanto dolcemente su di un foglio - che raramente è di una qualità ben che minimo degna per potersi chiamare tale - qualcosa di magico e di mistico mi pervade l'anima, rapendomi da questo mondo fatto di illusioni da comprare, e teletrasportandomi in quello dei sogni vivi: quelli in carne ed ossa.
Sembra davvero che con una qualsiasi penna si possa passare da una scrittura molto lineare, accademica e, a tratti, elementare, fino alle mostruosità inspiegabili che divorano il foglio, il quaderno e la casa dell'autore.
E' dura la vita dello scrittore... nei suoi racconti diventa il Dio di un piccolo mondo che per alcuni diventa addirittura più complesso di quello che li circonda (cfr. Tolkien).
Questa penna però è diversa: se si ha un po' di fantasia, potresti anche vederla...

...........VOLAREEEEEEE

VIA.

SPICCKARE un balzo verso il BLU del cielo, 
montando la panna di NUVOLE
per poi punteggiare
.,  n&  :l; l ..a. °n°* o,.,;t: ;t;:;e:-  

come nebulosa confusa;
nuvole di nebulose
a Novoli

Perché i punti sono fermi
come le àncore.


 





















Ancora sei qui? 
A parlare di àncore poi... Mi stupisce se il foglio non se ne sia già andato. Guarda un po' se non ti sei scritto sulle gambe?


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