
E' vero che molte volte sei fuggita, ti ho rincorso maledicendo tutti i tuoi antenati, mettendo a dura prova la mia pazienza; è vero che sei riuscita a scalfire la corazza di cemento-armato che mi porto addosso con grande fatica e mi fa dannare ogni mattina quando non riesco ad alzarmi dal letto; è vero che ami la verità e so che non potrò mai più dirti una menzogna. Ma neanche vorrò...
Ho imparato a gustare la verità sulla tua pelle, così morbida e vellutata che non sembra neanche tua. Tu, così irregolare e insolita, così strana e straniera senza una casa.
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